La perfezione in quattro generazioni.
Dalla tradizione di famiglia nasce il cane da tartufo più selettivo e affidabile al mondo.​

Un incrocio studiato tra Bracco e Pointer, frutto di oltre un secolo di esperienza familiare, affinato da Giuseppe Crestini per creare un cane nato per il tartufo. Non addestrato a farlo ma geneticamente predisposto.

Origini e storia

La storia di questa razza non è un progetto nato a tavolino negli ultimi anni: è il risultato di oltre un secolo di esperienza familiare tramandata di generazione in generazione.

Già il bisnonno di Giuseppe Crestini, tartufaio esperto e uomo di bosco, aveva intuito una verità che allora pochi consideravano: un cane per il tartufo non deve essere un cane da caccia “riconvertito”, ma un cane geneticamente predisposto a quella missione.

L’idea di partenza fu audace per l’epoca: unire due razze distinte e prestigiose, Bracco Italiano e Pointer, con un obiettivo completamente nuovo. Dal Bracco, ereditare l’olfatto sopraffino, la calma operativa e la capacità di concentrazione per ore. Dal Pointer, acquisire velocità, resistenza e agilità per coprire ampie aree in tempi rapidi.

Questa combinazione non fu casuale: ogni accoppiamento veniva valutato non solo per l’aspetto fisico, ma soprattutto per attitudini, comportamento in bosco e precisione di ricerca. Già allora si cominciava ad eliminare ogni istinto venatorio o predatorio, considerato una distrazione inutile per un cane destinato esclusivamente alla cerca del tartufo.

Giuseppe Crestini ha raccolto questa eredità e l’ha portata a livelli di eccellenza assoluta, trasformando un’intuizione familiare in una razza riconosciuta a livello internazionale come punto di riferimento per la cerca del tartufo. Oggi, questi cani non hanno bisogno di essere “addestrati a cercare”: nascono con l’istinto, la precisione e l’equilibrio necessari. L’addestramento serve solo a rifinire un talento naturale già presente dalla nascita.

"Oggi, questi cani non hanno bisogno di essere addestrati a cercare: nascono con l’istinto, la precisione e l’equilibrio necessari. L’addestramento serve a rifinire un talento naturale già presente dalla nascita."​

Olfatto infallibile. Il punto di partenza di questa razza è l’olfatto, e non un olfatto qualsiasi: parliamo di una capacità sensoriale affinata in quattro generazioni, selezionando esclusivamente i soggetti che hanno dimostrato precisione assoluta nell’individuazione del tartufo. Questi cani non si limitano a “sentire” il tartufo: lo riconoscono, distinguendo senza esitazione, come da addestramento, solo le specie commestibili e di valore commerciale. Un olfatto così selettivo significa zero falsi allarmi, zero tempo perso, e un lavoro di cerca ottimizzato in ogni uscita.

Resistenza estrema. La struttura fisica, derivata dalla combinazione tra il Bracco e il Pointer, conferisce a questa razza un equilibrio perfetto tra forza e agilità. Il pelo corto garantisce traspirazione ottimale e resistenza alle alte temperature, mentre la muscolatura asciutta permette di lavorare per ore in boschi, colline o terreni difficili senza mostrare segni di affaticamento. Questa resistenza non è solo fisica, ma anche mentale: il cane mantiene concentrazione e motivazione costanti per tutta la durata della cerca, dal primo passo al rientro.

Temperamento equilibrato. Non basta avere un cane rapido e preciso: per lavorare in armonia con il conduttore è indispensabile un carattere stabile e affidabile. "La selezione di Crestini" ha messo al centro la gestibilità del cane: nessuna aggressività inutile, nessun comportamento dominante o nervoso, nessuna reazione imprevedibile. Un esempio sono le femmine che hanno partorito non mostrano aggressività nemmeno verso estranei che si avvicinano ai cuccioli, segno di un’indole sicura e controllata. Durante la cerca, il cane rimane sempre in contatto visivo e olfattivo con il proprietario, evitando di disperdersi o allontanarsi inutilmente.

Precisione chirurgica. In questa razza ogni movimento è frutto di istinto selezionato e rifinito: il cane non vaga, non perde tempo, non si distrae con selvaggina o altri stimoli. Il suo unico obiettivo è trovare il tartufo, e lo fa con un approccio metodico, scandagliando il terreno in modo ordinato e senza lasciare zone inesplorate. Il risultato? Nessun tartufo perso, nessuna buca inutile, e una performance costante indipendentemente dalle condizioni ambientali o dalla stagione.

Addestramento: dall'istinto alla perfezione

Sebbene questi cani nascano con una predisposizione naturale unica, l’addestramento rimane una parte fondamentale per trasformare il talento in prestazione impeccabile. Il percorso inizia in giovane età, con sessioni di gruppo tra cuccioli per sviluppare socialità, controllo e prime interazioni con l’ambiente di lavoro. Successivamente si passa a un lavoro individuale, dove ogni soggetto viene seguito quotidianamente, affinando tecnica, disciplina e sintonia con il conduttore. Questo approccio graduale permette di consolidare l’istinto innato, eliminare eventuali incertezze e garantire che il cane mantenga costanza, precisione e concentrazione in qualsiasi condizione operativa. Il risultato è un compagno di lavoro che unisce predisposizione genetica e formazione mirata, offrendo prestazioni di altissimo livello fin dai primi anni di vita.

Differenze rispetto ad altre razze

Molto spesso il Lagotto Romagnolo viene presentato come il cane da tartufo per eccellenza, ma questa fama è in gran parte frutto di una moda recente più che di una reale specializzazione storica.
La differenza tra quest'ultimo e la razza creata da Giuseppe è paragonabile a quella tra una vettura di serie e una supercar da competizione: entrambe si muovono, ma una è progettata per prestazioni straordinarie e risultati inarrivabili.
Il cane di Crestini non si distrae, non confonde le specie, non spreca energie: lavora per il tartufo, e solo per il tartufo.

Nel mondo della cerca del tartufo, non tutti i cani sono uguali. Il Lagotto Romagnolo, oggi molto diffuso, è un cane storicamente da lavoro utilizzato nelle valli e lagune della Romagna come cane da riporto in acqua, adattato in tempi relativamente recenti alla ricerca del tartufo. Un cane valido, ma frutto di una riconversione funzionale.

Frutto di oltre un secolo di lavoro e quattro generazioni di selezione mirata, la linea di sangue di Giuseppe è stata sviluppata esclusivamente per la cerca del tartufo. Non si tratta di un cane “versatile” o adattato da altre discipline: ogni caratteristica, dall’olfatto alla resistenza, dal temperamento alla precisione è stata plasmata per eccellere in un’unica missione. Il risultato, dopo decenni di perfezionamento, è un patrimonio genetico talmente definito e costante da poter essere considerato quasi una nuova razza, con standard comportamentali e prestazionali riconoscibili e ripetibili nel tempo.

COMUNICAZIONE IMPORTANTE

Negli ultimi tempi, sempre più persone dichiarano – falsamente – che i loro cuccioli o cani provengono dai cani selezionati, allevati e addestrati da Giuseppe Crestini.

Diffidate da queste affermazioni.
I cani frutto del lavoro di Giuseppe Crestini sono il risultato di 4 generazioni di selezione genetica mirata, con caratteristiche uniche e un addestramento specializzato per la cerca del tartufo.

Solo entrando in contatto diretto si può avere la certezza sull’origine, la qualità e l’addestramento dei cani di Giuseppe.

Se hai dubbi sull’autenticità di un cane, contattaci direttamente.
Non fidarti di chi si appropria indebitamente del lavoro di una vita.